una cosa fatta a mano è utile ma è anche bella; è un oggetto che dura a lungo ma anche un oggetto che invecchia lentamente e che è rassegnato a questo; un oggetto che non è unico nel senso in cui lo è un 'opera d'arte e che può essere sostituito da un altro oggetto che è simile ma non identico. Gli oggetti fatti a mano c'insegnano a morire e così c'insegnano a vivere

Lavorazione

La lavorazione è un processo costituito da vari step intermedi che fanno capo innanzitutto alla scelta del legno. Utilizzo ulivo molto stagionato. La stagionatura è una condizione necessaria alla buona riuscita di una pipa, soprattutto dal punto di vista dei "movimenti del legno". Il legno non stagionato è carico di umidità che, con il riscaldamento del legno in fumata, tende ad uscire o a trovare delle vie di fuga e se non le trova se le crea. Appena tagliato l'ulivo sprigiona odori che rallegrano l'olfatto. Il suo profumo lo caratterizza e lo distingue dagli altri legni. Una volta individuato con accuratezza il pezzo più adatto per la realizzazione della pipa, passo al disegno sul "ciocco" e a seguire mi facilito alcuni passaggi di sgrossatura con sega a nastro o tornio se occorre. In molti casi realizzo pipe particolari per forma (shape) e quindi procedo per quasi la totalità a mano libera. Dopo aver sgrossato e forato cannello e fornello, procedo a dare la forma che poi caratterizzerà la pipa con plattorello. La parte più importante, difficile e che richiede molta precisione e pazienza è la rifinitura a mano. Ci vogliono ore ed ore di "olio di gomito" con carte abrasive per ammorbidire i contorni e dare sinuosità alla pipa, prima della lucidatura finale con cera carnauba.